La scritta “Pompei, agosto 79 d.C.” dovrà ora essere cambiata in “Pompei, ottobre 79 d.C”. L’eruzione del Vesuvio che distrusse l’antica città romana è, in realtà, avvenuta in autunno e non in estate come si pensava, e più precisamente fra il 24 e il 25 ottobre. Lo dimostra una ricerca condotta dall’Istituto nazionale italiano di geofisica e vulcanologia (INGV), pubblicata sulla rivista Earth-Science Reviews.
Tomba dello schiavo Marcus Venerius Secundio, Pompei
Secondo gli studiosi, la catastrofe si è sviluppa in otto fasi, di cui la prima fu molto violenta con colone di fumo e cenere alte quanto il Monte Everest che raggiunsero persino la Grecia.
La scoperta conferma ciò che gli scienziati già intuivano dopo il ritrovamento nel sito campano di vari indizi a conferma della tesi, come della frutta tipicamente autunnale o delle vesti pesanti che difficilmente sarebbero stati indossate in piena estate. Inoltre, questo studio aiuta a comprendere meglio questo tipo di fenomeni naturali e il loro impatto sui territori circostanti.