La presenza della proteina ZEB1, conosciuta per il suo ruolo nella plasticità cellulare, è coinvolta nelle metastasi ossee del cancro al seno. Lo conferma uno studio dell’Università di Ginevra, in collaborazione con il Poli di Zurigo e pubblicato su Nature Communications. Nei topi dove questa proteina era presente, il tumore si espandeva anche nelle ossa, rispetto a quelli senza, in cui si espandeva nei polmoni.
Nonostante non si conoscano ancora tutti i meccanismi, lo studio conferma l’importanza della plasticità cellulare, ossia la capacità delle cellule di cambiare funzione e/o forma. Infatti, nel processo metastatico, le cellule tumorali si trasformano e migrano dal tumore primario ad altri organi, come polmoni, cervello o ossa, come nel caso del cancro al seno.
I pazienti affetti da metastasi ossee presentano una sopravvivenza inferiore ai 21 giorni ma lo studio apre alla possibilità di poter, nel lungo termine, sviluppare nuovi approcci terapeutici atti a prevenire questi processi e allungare così la speranza di vita.