Il CERN di Ginevra abbandona Microsoft e passa a un software aperto per le sue apparecchiature informatiche. Il Centro di ricerche europeo, che ha dato i natali al World Wide Web, ha preso la decisione per ragioni economiche.
Il colosso, proprietà di Bill Gates, ha infatti deciso di revocare al Centro lo status di istituzione accademica, che gli dava il diritto a uno sconto sui costi delle licenze. Il nuovo contratto (che prevedeva una somma da pagare per ogni utente) avrebbe fatto moltiplicare notevolmente le spese per l'uso del sistema operativo Windows.
Prevedendo quanto sarebbe successo, il CERN ha iniziato a sviluppare nel 2018 il programma Malt (Microsoft Alternatives), con il quale ha intrapreso un percorso che porterà l'istituto europeo a usare soluzioni informatiche aperte, operazione che si tradurrà in un notevole risparmio dei costi di licenza.
"L'obiettivo è riprendere il controllo usando un software aperto. Il progetto è ambizioso ma è anche un'occasione unica per dimostrare che è possibile realizzare i servizi più importanti senza un accordo in esclusiva con un venditore", ha spiegato il CERN in un post ufficiale.
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