Il futuro del cibo nella tecnologia

Le start-up svizzere sono decuplicate negli ultimi 10 anni, portando gli investimenti a quasi 4 miliardi di franchi annui. La Svizzera si conferma il Paese che deposita più brevetti, in proporzione alla popolazione. Ottavo rango, in una classifica assoluta.

Alternative alle proteine animali con minor impatto ambientale, nuove varietà di colture resistenti ai cambiamenti climatici, intelligenza artificiale per aumentare le rese agricole. La digitalizzazione al servizio di agricoltori e distributori, per ridurre gli sprechi, migliorare l’accessibilità al cibo o ai mercati.

Fra le innovazioni più interessanti e le start-up più quotate troviamo Ecorobotix. Un macchinario agricolo che fa risparmiare il 95% di prodotti fitosanitari spruzzati nei campi. Una rivoluzione, che proteggendo l’ambiente aumenta le rese e fa risparmiare denaro agli agricoltori.

Un altro settore fra i più dinamici del Foodtech è quello della genetica. Nuove varietà di piante, come cereali o verdure, che tecnologie genetiche sempre più sofisticate modificano, sviluppando resistenze a malattie o capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici. Quello delle sementi brevettate è un business sempre più lucroso. Basta osservare le fusioni e le acquisizioni di aziende del settore: oltre 400 in 25 anni.

Una concentrazione di potere in poche mani. Oggi 4 multinazionali controllano oltre il 50% delle sementi esistenti. Un sintomo dell’interesse per questo mercato, anche perché non si tratta solo di cibo, ma di tanti soldi. Molti beni alimentari fanno parte delle Commodieties.

Secondo l’ONG Action pour la Faim, già oggi potremmo sfamare 10 miliardi di persone. Invece nel mondo ricco, un terzo del cibo prodotto finisce nella spazzatura mentre nei paesi poveri, quasi un miliardo di persone soffre la fame. L’obiettivo dell’ONU di eradicare la fame nel mondo entro il 2030 è già oggi fallito. Secondo Vandana Shiva, premio Nobel alternativo e leader del movimento No patents on seeds, la soluzione alle sfide agricole e ambientali non arriverà dalla tecnologia genetica.

La Svizzera, con la multinazionale Syngenta, oggi nelle mani di Chem China, è uno dei paesi leader del settore delle sementi. Il sistema dei brevetti è uno dei punti cardine dello sviluppo di questo importante settore economico del nostro paese. Ma la questione fa discutere, fra etica e legalità. Entro l’anno prossimo il Consiglio federale, che sta analizzando la questione proprio dal punto di vista legale, dovrebbe proporre delle misure per una maggiore trasparenza sui brevetti.