Per migliaia di persone la data del 19 marzo 2023 rimarrà scolpita nella memoria. Non solo per l’annuncio della fusione di UBS e Credit Suisse. Quel giorno la FINMA, l’autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, ha comunicato l’azzeramento del valore delle obbligazioni AT1 emesse da Credit Suisse. Una decisione che ha portato a zero 16 miliardi di franchi. Questo tipo di obbligazioni, appartenenti alla categoria delle cosiddette CoCoBond, ossia Contingent Convertible Bond, è nato in seguito alla crisi del 2008 per garantire alle banche un ulteriore cuscinetto di capitale proprio. Di fatto sono delle obbligazioni che, in determinate condizioni, possono trasformarsi in azioni che, appunto, vanno ad aggiungersi al capitale della banca. Si tratta di uno strumento finanziario molto remunerativo, ma rischioso, e pensato per investitori esperti.
Borse sotto gli occhi: cosa sono le obbligazioni Additional Tier 1 (AT1)
Trend 29.11.2023, 22:37
In effetti tanti investitori importanti hanno visto volatilizzarsi grandi somme con l’azzeramento delle AT1 di Credit Suisse. Ricordiamo, ad esempio, la cassa pensioni della Migros che ha perso 100 milioni di franchi.
Purtroppo però queste obbligazioni particolari sono finite anche nelle mani di piccoli risparmiatori che hanno potuto comprarle perché il taglio minimo di acquisto era di soli 5’000 franchi. Gente comune che le ha acquistate, spesso malconsigliata e persino inconsapevole dei rischi legati a questo strumento finanziario.
Per migliaia di grandi investitori è iniziato l’iter giudiziario con un primo ricorso al Tribunale amministrativo federale contro la decisione della FINMA. In discussione è la legittimità della decisione di annullamento. I piccoli risparmiatori rischiano invece di tenersi il danno perché i costi delle azioni legali sono superiori alle somme perse, come ci hanno raccontato alcuni testimoni.
Hanno perso anche i piccoli risparmiatori
RSI Info 29.11.2023, 22:43