I bambini che si succhiano il pollice e che si rosicchiano le unghie hanno meno probabilità, nel corso della loro vita, di sviluppare delle allergie. Lo rileva uno studio canadese pubblicato nella rivista medica statunitense Pediatrics.
I giovanissimi che adottano queste due “cattive abitudini” sarebbero meno allergici agli acari, ai pollini del fieno, ai peli degli animali (cani, gatti e cavalli in primis) o alle muffe che circolano nell’aria. Secondo il professor Malcom Sears della facoltà di medicina dell’università McMaster in Canada, se i bambini “sono esposti alla sporcizia già dalla giovane età, ridurranno il rischio di sviluppare allergie”.
I ricercatori non raccomandano l’adozione di queste “brutte abitudini” ma ritengono che le stese abbiano almeno un lato positivo: proprio quello di mettere al riparo dall’insorgenza di affezioni allergiche. Per lo studio l’équipe di Sears ha lavorato con un migliaio di bambini nati dopo il 1972 in Nuova Zelanda potendo affermare che tra coloro che succhiavano il pollice e si mangiavano le unghie, in età adulta solo in 31% ha sviluppato delle allergie, contro il 45% di coloro che non adottavano alcuno dei due comportamenti.
ATS/AFP/Swing