L'Ufficio federale di topografia ha annunciato giovedì che, a partire da quest'anno, saranno disponibili vedute aeree nitidissime del territorio, di qualità mai vista prima, grazie all'uso di nuove fotocamere.
Si comincerà con la Svizzera romanda e l'intero Vallese, come precisa il comunicato diramato dal Dipartimento della difesa, cui l'ente è subordinato.
Nel 2018 dovrebbe essere la volta dell'area centrale del paese, che comprenderà anche il Ticino, mentre nel 2019 seguirà la Svizzera orientale a cui sono associati i Grigioni.
La tecnologia di punta usata permette di registrare da 2'400 metri di quota immagini tridimensionali con una risoluzione al suolo fino a 10 centimetri (i valori sono meno ottimali per i rilievi alpini, che presentano importanti dislivelli). Risultano così riconoscibili le condizioni delle strade, le tipologie di vegetazione e i dettagli degli edifici, quali lucernari e pannelli solari.
La pratica, nella Confederazione, è in atto dal 1920: dagli scatti in bianco e nero si è passati a quelli a colori, da quelli analogici a quelli digitali, sempre ricorrendo a quanto di meglio poteva offrire la tecnica.
ATS/dg