Orologi in ritardo di 6 minuti

Da oggi i ritardatari hanno un'ottima scusa per giustificarsi. Le radiosveglie di gran parte d'Europa, e in generale gli orologi e i timer, ad esempio di forni e impianti di riscaldamento (ma non quelli di computer e smartphone), collegati alla rete elettrica, possono rimanere indietro fino a sei minuti. Il problema, spiega ENTSOE, l'organismo che raccoglie 43 operatori delle reti UE (tra cui Italia, Spagna, Polonia, Paesi Bassi), ha origine nelle "deviazioni" di frequenza elettrica riscontrate tra Serbia e Kosovo; per tornare alla normalità serviranno settimane.

Il "ritardo" è stato riscontrato dal 15 gennaio e ha colpito la cosiddetta area interconnessa e sincronizzata UE sulla frequenza dei 50 Hertz. A causa di una carenza di generazione elettrica da parte del Kosovo, non soddisfatta dalla Serbia (i due paesi sono in rotta per la secessione di un decennio fa), il sistema si è sbilanciato, con conseguenze a cascata.

A risentirne sono gli orologi elettrici che funzionano in base alla frequenza. Ora ENTSOE chiede una "soluzione politica" da adottare "urgentemente con quella tecnica".

ATS/M. Ang.

Per saperne di più:

- Il sito web dell'ENTSOE con il comunicato

- La frequenza della rete elettrica (dal sito di swissgrid)