L’Unione Europea intende investire un miliardo di euro entro il 2020 per dotarsi di supercomputer più performanti, con lo scopo di recuperare il ritardo in questo genere di investimenti rispetto a Stati Uniti e Cina. “Partecipiamo ad una maratona”, ha dichiarato il Commissario europeo per la ricerca Carlos Moedas, “e noi dobbiamo cercare di correre più veloce”.
Un supercalcolatore permette di trattare grossi volumi di dati effettuando calcoli complessi, e può essere utilizzato, tra le altre cose, per le previsioni metereologiche e per scoprire nuovi medicamenti.
Attualmente le imprese e gli scienziati del Vecchio continente si avvalgono prevalentemente di servizi di trattamento dati situati al di fuori dell’UE. Questo, secondo Bruxelles, può rappresentare una minaccia per la protezione dei dati e per i segreti commerciali.
La Commissione metterà sul tavolo 486 milioni di euro. Una somma simile verrà raccolta da dodici stati dell’Unione. Anche la Svizzera dovrebbe partecipare, ma i dettagli sono ancora da chiarire.
ATS/Bleff