È stato ritrovato in Nuova Zelanda il fossile di un antico pipistrello gigante ormai estinto: era tre volte più grande delle specie moderne, visse almeno 16 milioni di anni fa, ed era in grado di camminare a quattro zampe per ricercare cibo (vegetali e piccoli vertebrati).
Il suo nome è Vulcanops jennyworthyae, e la sua scoperta dimostrerebbe, secondo il ricercatore australiano Trevor Worthy, che la Nuova Zelanda era una vera “voliera preistorica”, piena non solo di uccelli, ma anche di una “sorprendente diversità di animaletti pelosi”. Il ritrovamento testimonia inoltre che i sopravvissuti più rappresentativi di questa fauna perduta (come i kiwi, i moa e i tuatara) si sono evoluti in comunità molto più complesse di quanto ipotizzato finora.
Il fatto poi che questo pipistrello avesse una dieta simile a quella delle specie sudamericane, ci ricorda che 50 milioni di anni fa Australia, Nuova Zelanda, Antartide e Sud America erano connessi fra loro a formare il supercontinente Gondwana.
ATS/Bleff