A Locarno per il Film Festival la responsabile del Dipartimento dell’Interno (DFI), Elisabeth Baume-Schneider, si è espressa anche sulla vicenda dei costi dell’AVS sovrastimati per almeno 4 miliardi di franchi nel solo 2033 (ma l’errore su più anni sarebbe di 14 miliardi).
Dalle proiezioni in sala a quelle finanziarie a lungo termine sbagliate dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), per la consigliera federale già la cifra minore spaventa come un film di Dario Argento: “Non bisogna adesso parlare di proiezioni che vanno in tutte le direzioni, bisogna riferirsi ai 4 miliardi - ha detto Baume-Schneider alla RSI -. È già sufficiente e grave per farsi delle domande. Attendiamo ora i risultati dell’inchiesta amministrativa, che ho deciso di avviare, per appunto capire i dettagli di quanto è stato fatto”.
La stessa consigliera federale, intervistata dalla SRF, non ha escluso conseguenze per il personale coinvolto. Già a metà maggio, l’UFAS aveva sospettato che qualcosa non andasse nei calcoli delle uscite dell’AVS. Tuttavia, Baume-Schneider, direttrice del DFI, da cui dipende l’UFAS, ne è venuta a conoscenza solo due mesi dopo. L’obiettivo ora è capire “quando si sono verificati gli errori, in modo da essere credibili e prendere le giuste decisioni”. La ministra, per la quale la trasparenza è molto importante, ha sottolineato la necessità di ripristinare la fiducia degli svizzeri nel sistema delle assicurazioni sociali.
AVS, le reazioni della politica
Telegiornale 06.08.2024, 20:00