“Sono contento che il Consiglio federale abbia preso una posizione chiara sull’iniziativa, che la respinge e che la considera pericolosa per la produzione svizzera. Le intenzioni riguardo il canone sono invece problematiche per noi. Avrebbero un impatto importante sui programmi, sulle prestazioni e sul personale”. Lo ha affermato oggi Gilles Marchand, direttore generale della SSR, dopo la bocciatura del Governo dell’iniziativa popolare “200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)“.
La SSR rimane comunque preoccupata dalle conseguenze dell’annunciata riduzione del canone. Il passaggio della tassa di ricezione per le famiglie da 335 a 300 franchi all’anno comporterebbe una riduzione delle entrate pari a 160 milioni di franchi. A ciò vanno aggiunti 10 milioni del proposto aumento della soglia d’esenzione per le imprese. “Se la proposta sarà approvata, i tagli avranno ripercussioni sui programmi, sull’organizzazione dell’impresa e sul personale. Non posso ancora dire precisamente come, perché dipenderà dalla fattura finale”, aggiunge Marchand.
Le prossime tappe in seguito alle proposte del Consiglio federale
“Ora si apre una consultazione che ci permetterà di spiegare la posta in gioco e spero che il Consiglio federale ascolterà i messaggi che gli giungeranno dalla popolazione e dalla società civile. Dovrà prendere una posizione definitiva il prossimo giugno e poi ne discuterà in Parlamento. Il cammino è quindi ancora lungo, ma quello che vorrei dire più in generale, è che questa proposta del Consiglio federale giunge proprio mentre i media svizzeri sono in gravi difficoltà. In particolare la stampa scritta licenzia ed è in pericolo. Trovo peccato che si indebolisca il servizio pubblico proprio mentre i media svizzeri nel loro insieme sono in difficoltà”, conclude Marchand.
Controproposta del Consiglio federale a "200 fr bastano"
SEIDISERA 08.11.2023, 18:30