Il Consiglio federale respinge l’iniziativa popolare federale “200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)“. È quanto ha deciso, mercoledì, nella sua seduta settimanale. L’iniziativa, afferma, avrebbe effetti di vasta portata sull’offerta giornalistica e sul radicamento regionale della SSR.
Tuttavia, alla luce dell’onere finanziario che grava sulle economie domestiche, il Consiglio federale intende ridurre il canone a 300 franchi all’anno. Anche un adeguamento della soglia di esenzione a 1,2 milioni di franchi di fatturato annuo sarà destinato ad alleggerire maggiormente le piccole imprese. A tal fine, il Consiglio federale prevede una revisione parziale dell’ordinanza sulla radiotelevisione (ORTV)
L’iniziativa popolare federale «200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)», che implica per la SSR una riduzione dei proventi del canone dagli attuali 1,25 miliardi di franchi a circa 650 milioni, avrebbe secondo il Consiglio federale conseguenze drastiche. Ma al posto di un controprogetto o di una controproposta diretta o indiretta, il Governo intende presentare un controprogetto a livello di ordinanza nell’ambito della propria area di competenza. La volontà è di continuare a stabilire autonomamente l’importo del canone radiotelevisivo.
Riduzione del canone per le economie domestiche
Il Consiglio federale condivide la preoccupazione dei promotori dell’iniziativa di sgravare l’onere finanziario delle economie domestiche e dell’economia. A tal fine, prevede una revisione parziale dell’ORTV: entro il 2029 per le economie domestiche il canone passerà in due tappe dagli odierni 335 franchi a 300 franchi all’anno. L’Esecutivo intende ora esentare dal canone le imprese con un fatturato annuo soggetto all’IVA fino a 1,2 milioni di franchi; attualmente la soglia di esenzione è di 500’000. Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) è stato incaricato di avviare la consultazione su questa revisione. La procedura di consultazione durerà fino al 1° febbraio 2024.
Prima delle vacanze estive del 2024, il Consiglio federale presenterà al Parlamento il messaggio sull’iniziativa SSR e contemporaneamente, alla luce dei risultati della consultazione, adotterà l’ORTV parzialmente riveduta.
Nuova concessione dal 2029
La nuova concessione della SSR sarà elaborata dopo la votazione popolare sull’iniziativa SSR, prevista per il 2026. Sarà valida a partire dal 2029 e si baserà sulle grandi linee stabilite dal Consiglio federale il 7 settembre 2022: la SSR dovrà così orientare maggiormente il suo mandato all’informazione, alla formazione e alla cultura. Nell’intrattenimento e nello sport, si concentrerà sulle aree non coperte da altri fornitori e focalizzerà la sua offerta online sui contenuti audio e audiovisivi. Spetta alla SSR attuare nel dettaglio le misure di efficienza auspicate dal Governo che, il prossimo anno, prorogherà l’attuale concessione fino al 2028.
Intervista ad Albert Rösti
Telegiornale 08.11.2023, 20:34
Notiziario delle 15:00 del 08.11.2023
Notiziario 08.11.2023, 15:30