Svizzera

“La Posta non può restare ferma”

Parla il direttore Roberto Cirillo, che difende le ristrutturazioni in vista dell’odierno dibattito in Consiglio nazionale sulle trasformazioni previste dall’azienda

  • Oggi, 07:03
  • 3 ore fa

RG 7.30 del 10.09.2024: Il servizio di Roberto Porta sulla Posta

RSI Info 10.09.2024, 06:41

  • Keystone
Di: RG/RSI Info

Bloccare la Posta e la sue ristrutturazioni: lo chiede una mozione approvata con una solida maggioranza dalla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale. Una questione che nella mattinata di oggi (martedì) sarà al centro del dibattito parlamentare.

A far traboccare il vaso le ennesime chiusure di uffici postali annunciati nel maggio scorso dalla Posta, che rimane comunque presente sul territorio con 2000 sue filiali, e un’ordinanza del governo che permette all’azienda di essere un po’ meno puntuale nella consegna della corrispondenza.

Posta Quo Vadis?

Modem 10.09.2024, 08:30

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Se approvata oggi in aula, questa mozione sarebbe una sorta di semaforo rosso per la Posta e per il suo direttore Roberto Cirillo: “Già oggi la Posta avrebbe perdite gigantesche se cinque anni fa qualcuno ci avesse detto di non trasformare e di non cambiare. E sarebbe la stessa cosa in futuro: se dovessimo fermare le ristrutturazioni, i cambiamenti e il miglioramento dei processi, la Posta nel giro di pochissimi anni si ritroverebbe a fare i conti con perdite gigantesche”.

Roberto Cirillo

Roberto Cirillo

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Ma la Posta non avrebbe finalmente bisogno di un periodo di stabilità? “Sarebbe bello, se fosse possibile - dice ancora Cirillo - la realtà è che nei mercati in cui siamo attivi, che siano quello della comunicazione con le lettere o la comunicazione in generale, dal punto di vista digitale come quello della logistica soffia un vento molto rude. Non c’è modo di restare fermi, bisogna in continuazione lavorare sulla propria efficienza e sulle proprie strutture, altrimenti la qualità dei servizi diventa molto velocemente più scarsa e la stabilità finanziaria si perde molto rapidamente”.

Temi che saranno discussi oggi dal Consiglio nazionale. Una sorta di esame politico delle scelte strategiche della Posta in questi ultimi anni.

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