Svizzera

“No” alla tassa di 50 franchi per i casi minori al pronto soccorso

L’iniziativa parlamentare che mira a sgravare i servizi d’emergenza degli ospedali è stata respinta da associazioni e partiti nell’ambito della procedura di consultazione

  • Oggi, 11:20
  • 3 ore fa
01:43

RG 12.30 del 10.01.2025 - Il servizio di Laura Dick

RSI Info 10.01.2025, 12:53

  • © Ti-Press / Massimo Piccoli
Di: ATS/DC 

Associazioni e partiti non vedono di buon occhio la tassa di 50.- a carico del paziente per ogni visita al pronto soccorso per i casi minori. Nel corso della procedura di consultazione l’iniziativa parlamentare è stata respinta quasi all’unanimità.

Il progetto di legge

Il nuovo articolo, ricordiamo, ha l’obiettivo di frenare l’eccessivo ricorso al servizi d’emergenza da parte dei pazienti. Per modificare il comportamento delle persone, riportandole a privilegiare una visita presso gli ambulatori dei medici di famiglia, l’iniziativa permetterebbe ai Cantoni di aumentare l’importo massimo a carico dell’assicurato. Ciò si tradurrebbe in 50.- per ogni visita al pronto soccorso, eccezion fatta per i pazienti inviati da un medico, da un servizio di telemedicina o da una farmacia, le donne incinte e i bambini fino a 18 anni.

Per le associazioni le misure non sono realizzabili

Per la Federazione dei medici svizzeri (FMH) il progetto non potrebbe essere attuato in modo mirato: l’onere amministrativo aggiuntivo, è stato detto, annullerebbe ogni potenziale risparmio. La FMH teme poi che le persone provenienti da contesti socio-economici sfavoriti potrebbero essere scoraggiati o svantaggiati. Di avviso simile anche l’associazione di categoria degli ospedali H+. Da parte loro, la Federazione associazioni pensionati e d’autoaiuto in Svizzera (VASOS/FARES) e la Società svizzera di medicina d’urgenza e di salvataggi temono che la tassa sulle emergenze possa dissuadere le persone più anziane dal cercare aiuto medico in tempo.

I partiti divisi

Secondo i Verdi l’iniziativa parlamentare non darà sollievo al personale dei pronto soccorso e penalizzerà pure i pazienti. Il PS teme invece costi aggiuntivi e le disuguaglianze sociali. Anche l’Unione sindacale svizzera, l’organizzazione mantello degli assicuratori malattia Santésuisse e la Conferenza dei direttori cantonali della sanità respingono l’iniziativa parlamentare, sebbene venga rilevata la volontà di introdurre una tassa minima in alcuni Cantoni.

L’UDC sostiene l’idea di includere una tassa d’ingresso per le ammissioni al pronto soccorso negli ospedali, ma deplora la scelta da parte della commissione competente di avere privilegiato una variante più edulcorata del progetto. Luce verde, poi, da parte dei Verdi liberali, secondo cui i pronto soccorso degli ospedali devono rimanere il primo punto di contatto per i casi veramente urgenti.

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