SONDAGGIO

“Responsabilità ambientale” verso la bocciatura

Nel secondo sondaggio SSR sulla votazione federale del 9 febbraio si va delineando un 61% di contrari all’iniziativa concernente il consumo delle risorse e le emissioni nocive

  • Ieri, 06:00
  • Ieri, 13:46
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Responsabilità ambientale, iniziativa verso la bocciatura

Telegiornale 29.01.2025, 12:30

  • Keystone/RSI Info
Di: Spi 

In poco più di un mese sono pesantemente regredite le possibilità di successo, già basse, dell’iniziativa per la responsabilità ambientale. I risultati del secondo sondaggio lanciato dalla SSR, pubblicati mercoledì, delineano una netta bocciatura dell’unico tema in votazione federale il prossimo 9 febbraio. Con l’avanzare della campagna, la percentuale di “no” è aumentata, mentre quella dei “sì” è diminuita.

A cosa mira l’iniziativa?

Il testo chiede che le attività economiche in Svizzera possano consumare risorse ed emettere sostanze nocive solo nella misura in cui le basi naturali della vita siano conservate. Se venisse accolto Confederazione e Cantoni, entro 10 anni dall’accettazione, sarebbero tenuti ad adoperarsi in modo che l’impatto ambientale dei consumi non superi i limiti planetari in rapporto alla popolazione elvetica. I limiti in questione concernono il surriscaldamento globale, la perdita di biodiversità, il consumo d’acqua, lo sfruttamento del suolo e le immissioni di azoto e fosforo.

Se la votazione fosse avvenuta lo scorso 18 gennaio, una maggioranza significativamente più ampia (61%) degli interpellati avrebbe votato contro, mentre il 37% si sarebbe espresso a favore. Questa tendenza indica un consolidamento del vantaggio da parte del campo avversario, che ora si attesta al 24%. Rispetto al primo sondaggio i “no” sono cresciuti di 12 punti, mentre i “sì” sono calati di 8 punti.

A rafforzare l’impressione che la strada per la modifica costituzionale sia ormai in netta salita sono anche le previsioni degli interpellati. L’86% degli intenzionati a votare prevede, al di là delle posizioni personali, che l’iniziativa sarà bocciata. La quota degli “ottimisti” è solo del 14%. Le intenzioni di voto e l’esito atteso concordano pertanto su un rifiuto dell’iniziativa sulla responsabilità ambientale.

Dal secondo sondaggio emerge anche che il quadro delle opinioni appare ormai consolidato. L’83% si dice fermamente deciso e con una solida argomentazione su cui basare le proprie decisioni di voto. Solo il 15% degli intenzionati a votare non ha ancora maturato una intenzione di voto e un altro 2% è ancora completamente indeciso. Considerata la scarsa risonanza dell’iniziativa, queste percentuali - rileva l’istituto gfs.bern - sono sorprendenti e suggeriscono una bocciatura dell’oggetto.

A livello di campo, ad approvare l’iniziativa sono solo gli ambienti rosso-verdi e le famiglie con redditi molto bassi. Il sostegno, come in altre iniziative di carattere ambientale, arriva da Verdi, PS e PVL. La previsione generale di una bocciatura si riscontra in tutti gli elettorati dei partiti, con l’eccezione dei Verdi.

Ai due poli opposti di opinione sul tema si collocano da un lato i simpatizzanti dei Verdi, per il 97% a favore, dall’altro quelli del PLR per il 93% contrari. La divisione riscontrata in precedenza tra chi non si schiera per un partito ha lasciato il posto a un deciso rifiuto (65% di “no” contro 37% di inizio dicembre). Il conflitto tra il vertice e la base persiste dentro il PVL: mentre la leadership del partito si oppone all’iniziativa, la base è ancora per il momento in maggioranza a favore.

Con l’avanzare della campagna, il sostegno della maggioranza tra le donne, i giovani, gli abitanti delle città e le persone che vivono nella Svizzera francese e italiana è diminuito. Anche le intenzioni di voto di coloro che non hanno fiducia nel Governo si sono spostate a favore del “no”.

Al di fuori dell’elettorato di rosso-verde, che esprime ancora una maggioranza favorevole, il sostegno arriva da famiglie con un reddito molto basso. Su base regionale, il sostegno della Svizzera francese e italiana è diminuito nel corso della campagna, ma rimane leggermente superiore a quello della Svizzera tedesca. Che resta la regione più avversa all’iniziativa.

Metodologia del sondaggio

Questo secondo rilevamento d’opinione Trend SRG-SSR, elaborato dall’istituto di ricerca demoscopica gfs.bern, è stato compiuto tra il 15 gennaio e il 23 gennaio 2025 su un campione di 15’996 aventi diritto di voto. Il margine d’errore statistico, per eccesso o per difetto, è di 2,8 punti percentuali.

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Notiziario 6.00 del 29.01.2025: Il servizio di Anna Riva sul sondaggio SSR sulla votazione federale del 9 febbraio

RSI Info 29.01.2025, 06:00

  • Keystone/RSI Info
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