Svizzera

“Una violazione flagrante dei diritti politici dei cittadini”

Le considerazioni di un esperto sulla vicenda delle firme false, forse anche manipolate, a sostegno di iniziative - Focus sulle possibili misure per contrastare gli illeciti

  • 3 settembre, 18:50
  • 3 settembre, 21:11
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Firme fasulle, parla l'esperto

SEIDISERA 03.09.2024, 18:14

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Di: SEIDISERA/Luca Berti/ARi 

È perentorio il giudizio di Andreas Glaser, direttore del Centro per gli studi sulla democrazia di Aarau, dopo la notizia dei procedimenti aperti dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) per presunte frodi nella raccolta di firme a sostegno di iniziative popolari. “È una violazione flagrante dei diritti politici dei cittadini e delle cittadine, che non hanno firmato queste iniziative”, afferma l’esperto, parlando di una vicenda che si risolve in “un attacco alla fiducia in questo sistema”. Bisogna, sottolinea, “preoccuparsi della fiducia dei cittadini nelle istituzioni politiche”.

Lo scorso anno, va rilevato, le Camere avevano però respinto un’iniziativa parlamentare volta a vietare queste società “assoldate” per raccogliere firme. Ora “bisogna ridiscutere questo divieto”, sostiene Glaser, aggiungendo però che occorrerebbero ulteriori misure per tutelare i diritti dei cittadini: come controlli più mirati sulle sottoscrizioni da parte delle autorità comunali e anche della Cancelleria federale. Ma forse, afferma, occorre riformare tutto il sistema e “pensare alla raccolta elettronica delle firme”, che potrebbe garantire “una autenticazione più sicura”.

L’introduzione dell’identità elettronica potrebbe in questo senso aiutare. Si imporrebbe però una modifica della legge federale e la procedura sarà quindi “abbastanza lunga e complessa”. A livello cantonale, come ad esempio a San Gallo, ci sono però “primi progetti per introdurre questa raccolta elettronica, anche per avere prime esperienze in pratica di questo sistema”.

L’esperienza in Svizzera ha però mostrato che, sull’adozione di alcune risorse elettroniche, non si è andati così velocemente come si voleva... Ci sono allora misure più facilmente implementabili, per assicurare l’autenticità e la verifica delle firme? Glaser ritiene che in un primo momento occorrerebbe proprio vietare “questa raccolta contro denari”. Ma si tratta “anche di sensibilizzare ancora di più le autorità comunali”, sulle loro responsabilità in fatto di verifiche. L’esperto evoca quindi la possibilità di ricorrere a risorse di intelligenza artificiale al fine di identificare “firme falsificate o anche indirizzi non corretti”. Lavorare, insomma, con “strumenti di tecnologia moderna”.

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