Il 2020 sarà un anno di votazioni per i cittadini svizzeri che, stando a quanto rileva martedì il Blick, potrebbero essere chiamati alle urne ben 16 volte. Per ritrovare un anno così ricco bisogna risalire al 2000, quando in agenda vi furono altrettanti argomenti.
Il quotidiano ricorda che sul piano federale già il 9 febbraio è in calendario l'iniziativa "più abitazioni a prezzi accessibili", per poi affrontare la modifica del Codice penale, che prevede un divieto della discriminazione basata sull'orientamento sessuale, osteggiata da un referendum. A seguire sarà la volta dell'iniziativa UDC per un'immigrazione moderata e il possibile voto sui miliardi di franchi stanziati per l'acquisto di nuovi aerei militari. Sempre in ambito militare, bisognerà decidere se rendere meno attraente il servizio civile.
Il popolo dovrà pronunciarsi anche sull'iniziativa "per imprese responsabili" e sulla tutela dell'ambiente e dell’agricoltura con due iniziative: "per una Svizzera senza pesticidi sintetici" e "acqua potabile pulita e cibo sano". Non è poi escluso che in novembre siano inserite in agenda anche le iniziative "per più trasparenza nel finanziamento della politica", "sì al divieto di dissimulare il proprio viso" e "per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico".
In programma, infine, potrebbe finire anche tutta una serie di referendum, che concernono la legge sulla caccia, quella sull'identità elettronica e quella sul diritto d'autore, nonché le due settimane di congedo paternità e le deduzioni fiscali per le spese di custodia dei figli da parte di terzi.
ATS/bin