Il tribunale correzionale di Ginevra ha riconosciuto colpevole un'ex allenatore di calcio di ripetuti abusi su 26 adolescenti. È stato condannato oggi, venerdì, a quattro anni e mezzo di prigione. La procura aveva chiesto sei anni.
I fatti si sono svolti tra il 2009 e il 2013: i calciatori in erba, di età compresa tra i 12 e i 18 anni, entravano in contatto con il 24enne tramite i social network. Con lo pseudonimo di Lucie, l'uomo inviava alle sue vittime foto e video a luci rosse e una volta catturato il loro interesse, le convinceva a farsi inoltrare autoscatti osé. Immagini che usava poi per ricattarli.
L’intera vicenda è stata scoperta grazie a due madri che, insospettite per il comportamento dei figli, avevano visionato il contenuto dei telefonini. L’accusa ha sottolineato durante la requisitoria la lunga durata e il gran numero di abusi dell’uomo, il quale aveva messo a punto un sistema particolarmente “sofisticato e machiavellico” per soddisfare le sue pulsioni.
ATS/Bleff