Il Consiglio federale propone al Parlamento di accogliere la mozione presentata da Fabio Regazzi, concernente l'uso corretto delle lingue ufficiali nei bandi di concorso pubblicati dalle imprese parastatali.
Secondo il consigliere nazionale popolar-democratico, che ha fatto l'esempio di Posta e FFS, queste aziende hanno anche una funzione identitaria e devono la loro solidità pure all'importanza rivestita nelle regioni periferiche.
E' stato approvato anche un testo analogo del collega liberal-radicale Ignazio Cassis, relativo agli appalti pubblici di minore entità e che si basa sul principio stando al quale chi si rivolge a un'autorità federale può farlo nella lingua ufficiale di sua scelta e ottine una risposta nell'idioma da lui usato.
ATS/dg