Pacchi bomba a Ginevra: un fermo

Una persona sospetta è stata fermata oggi, mercoledì, nel quadro delle indagini sui pacchi bomba esplosi a Ginevra nel 2024. Si tratta di un 61enne cittadino svizzero “ fortemente sospettato di aver partecipato all’attivazione degli ordigni artigianali ed esplosivi” che hanno causato due feriti”, si legge nel comunicato del Ministero pubblico della Confederazione (MPC). L’operazione, secondo un portale informativo, è stata effettuata nel quartiere dell’aeroporto ginevrino nel quadro di un’ampia operazione di polizia condotta da Fedpol e dalla polizia cantonale.

Il MPC scrive che l’uomo è anche sospettato di aver inviato lettere di minacce e richieste di riscatto. Secondo diversi media, queste lettere erano indirizzate alla manifattura orologiera Patek Philippe.

Da vari mesi infatti l’azienda orologiera con sede a Plan-les-Ouates è bersaglio di un ricattatore, che chiede decine di milioni di franchi, minacciando di attaccare impiegati e clienti dell’impresa. Minacce già messe in atto, visto che tre ordigni sono già stati fatti esplodere, ferendo diverse persone. Nel quadro della vicenda, due fratelli erano stati arrestati lo scorso dicembre. Erano però stati scagionati nel mese seguente.

Un uomo era rimasto ferito da un’esplosione davanti alla sua porta nel quartiere di Saint-Jean ad agosto, e una ragazza di 12 anni è stata gravemente ferita dall’esplosione di una cassetta della posta a Grange-Canal a novembre. Inoltre, un uomo è stato preso di mira da un dispositivo di autoaccensione di tipo pistola 3D ad aprile a Plan-les-Ouates (GE), e una busta esplosiva è stata trovata lo scorso gennaio in un edificio del centro di Ginevra.