Nulla di nuovo sul fronte dell'accordo fiscale tra Italia e Svizzera. Lo ha comunicato lunedì il Consiglio federale rispondendo a una domanda posta dal deputato popolar-democratico Fabio Regazzi.
Per l'Esecutivo valgono ancora le assicurazioni date dal ministro dell'economia Giovanni Tria a Ueli Maurer il 5 ottobre, ovvero che l'intesa sarebbe stata "presto" discussa a Roma. Finché da lì non giungerà la ratifica del documento negoziato con Berna, che prevede un nuovo sistema d'imposizione dei frontalieri, rimarrà in vigore l'intesa risalente al 1974, si ricorda nella nota.
Frattanto, si continua ad approfondire la possibilità che le banche elvetiche possano offrire i loro servizi finanziari nella penisola, prosegue il comunicato.
ATS/dg