Accordo quadro, nessuna prospettiva

La Svizzera ha fatto di tutto per trovare soluzioni nei negoziati sull'accordo quadro con l'Unione Europea. Dopo anni di lavoro, non c'era più alcuna prospettiva di successo, perché "gli ostacoli sono troppo alti", ha affermato Guy Parmelin.

"Per me è semplicemente la fine di un ciclo di sette anni. Quando ti rendi conto che non puoi raggiungere l'obiettivo, devi trarne le conseguenze", ha detto il presidente della Confederazione alla "NZZ am Sonntag".

Il consigliere federale dell'UDC parla di una decisione sobria. L'obiettivo del Consiglio federale è sempre stato quello di trovare una soluzione per concludere l'accordo quadro.

Secondo il presidente della Confederazione, l'Unione Europea non dovrebbe introdurre forme di discriminazione nei confronti della Svizzera poiché non porterebbe alcun vantaggio. "L'Europa si danneggerebbe se mandasse a monte le relazioni con uno dei suoi più importanti partner commerciali. Questo vale anche per la cooperazione nella ricerca", ha sottolineato. "Lavoriamo per gli interessi dei nostri cittadini, che spesso corrispondono anche agli interessi della popolazione nell'UE", ha concluso Guy Parmelin.

I Verdi e Partito socialista chiedono l'apertura di un dibattito sull'affossamento dell'accordo quadro durante la prossima sessione parlamentare che inizia lunedì. Lo riferisce il SonntagsBlick. I due partiti, insieme al PLR, esigono che la commissione di gestione indaghi sulle circostanze del fallimento dei negoziati.