I negoziati comportano sempre un rischio di fallimento, ma non si è ancora a questo punto in merito all'accordo quadro istituzionale che la Svizzera sta negoziando con l'Unione europea dal 2014. Lo dice il presidente della Confederazione Guy Parmelin in un'intervista pubblicata dal domenicale SonntagsBlick. Per ora è necessaria un'analisi, afferma.
Accordo quadro, posizioni distanti
Telegiornale 23.04.2021, 22:00
Parmelin ha incontrato venerdì a Bruxelles la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Alla fine delle discussioni, i due hanno riconosciuto che ci sono ancora grandi divergenze tra Berna e Bruxelles. Entrambe le parti devono ora valutare i risultati dell'incontro, ha aggiunto Parmelin. Della valutazione fa parte la consultazione delle commissioni e dei Cantoni.
Ma "nessuno nell'UE o in Svizzera vuole prolungare artificialmente i negoziati", ha aggiunto. Parmelin ha riconosciuto che si stanno considerando soluzioni alternative nel caso in cui i negoziati si concludessero con un fallimento definitivo. "Il Consiglio federale pensa sempre ad alternative. Ma queste discussioni sono premature".
Le dichiarazioni del presidente della Confederazione Guy Parmelin
RSI 23.04.2021, 17:12
Il presidente della Confederazione aveva affermato nella conferenza stampa a Bruxelles che le negoziatrici, Livia Leu da parte svizzera e Stéphanie Riso da parte europea, sarebbero rimaste in contatto. Aveva precisato che il Consiglio federale non può firmare l'accordo senza soluzioni soddisfacenti sui tre aspetti controversi noti: la protezione dei salari, la direttiva dell'Unione europea sulla cittadinanza e gli aiuti di Stato.