Per moderare l’aumento degli affitti e migliorare la trasparenza del mercato degli alloggi, sono necessarie misure a breve termine. Per questo il Consiglio federale ha posto in consultazione quattro misure che riguardano una modifica dell’ordinanza concernente la locazione e l’affitto di locali d’abitazione o commerciali (OLAL).
Il tasso d’interesse di riferimento, che si basa sul tasso d’interesse medio ponderato dei crediti ipotecari in Svizzera, è determinante per fissare l’ammontare dell’affitto, spiega una nota governativa odierna. Lo scorso giugno il tasso è salito dall’1,25 all’1,5% e poi all’1,75% in dicembre. Ad ogni incremento del tasso d’interesse l’affitto può essere aumentato del 3% e, tenendo conto anche della compensazione del rincaro e dell’incremento generale dei costi, le pigioni potrebbero aumentare del 10-15% entro il 2026, sottolinea il comunicato.
Il progetto posto in consultazione prevede che i locatori non potranno più trasferire agli inquilini gli aumenti dei costi a titolo generale ma dovranno dimostrare la reale entità degli incrementi. Inoltre, riduce la compensazione dell’inflazione per il capitale proprio di rischio dal 40% al 28%.
Nel modulo di notifica dell’aumento della pigione dovrà essere specificato che, in caso di contestazione, è lecito addurre anche criteri come un rendimento eccessivo o i prezzi usuali in un determinato quartiere o località.
Nella notifica dell’affitto iniziale invece dovranno essere indicati i tassi di interesse e di inflazione di riferimento che sono stati determinanti per il vecchio contratto d’affitto. Questa maggiore trasparenza dovrebbe consentire agli inquilini di valutare meglio il livello dell’affitto e le loro possibilità di contestarlo al momento della nuova locazione, secondo il governo.
Nel frattempo, l’Associazione Svizzera Inquilini (ASI) si scaglia contro l’ultima revisione del diritto di locazione, che prevede nuove norme, tra l’altro in materia di contestazione della pigione iniziale. Oggi, infatti, termina la consultazione sull’attuazione di due iniziative parlamentari di Hans Egloff, presidente dell’Associazione dei proprietari HEV.
L’ASI sottolinea che con le modifiche legislative “gli inquilini avranno più difficoltà a difendersi da aumenti ingiustificati delle pigioni e ciò porterà inevitabilmente a un’ulteriore esplosione delle pigioni”.