Un 2023 da dimenticare per gli inquilini svizzeri in cerca di un appartamento. Secondo l’indice elaborato dal portale di annunci immobiliare Homegate in collaborazione con la banca cantonale di Zurigo (ZKB), i canoni di locazione richiesti sono infatti aumentati complessivamente del 4,7% lo scorso anno, un aumento ancora più rapido rispetto al 2022 a causa della scarsa attività edilizia. E al momento non si intravvedono prospettive di miglioramento.
Quella del 2023, si legge in una nota, è la più forte crescita annuale degli affitti dall’inizio dell’indagine nel 2009: l’indice è salito di un ulteriore punto (+0,8%) a 125,2 punti a dicembre rispetto al mese precedente.
L’andamento, che interessa tutti i cantoni, è dovuto alla combinazione di scarsa attività edilizia e aumento della domanda: da un lato l’arrivo di un alto numero di immigrati ha creato un’ulteriore domanda di spazio abitativo e, parallelamente, molte persone che erano interessate all’acquisto di una casa di proprietà hanno rinunciato a causa dell’incremento dei tassi di interesse sulle ipoteche. Dato che queste persone hanno preferito prolungare il contratto di affitto, si è venuta a creare una carenza di appartamenti liberi.
Futuro a tinte fosche
Homegate non prevede nemmeno miglioramenti in futuro: l’attività edilizia svizzera rimarrà indietro rispetto agli anni precedenti, visti i pochi progetti in cantiere e i costi di costruzione che rimarranno elevati. Inoltre, sottolinea il portale, l’aumento dei tassi di interesse offre altre opportunità di investimento. Di conseguenza, è probabile che il costo degli affitti aumenti ulteriormente nel 2024.
I cantoni che hanno accusato maggiormente il rincaro dei costi di cui sopra sono stati Svitto (+11%) e Zurigo (+8%), seguiti da Grigioni (+7%) e Sciaffusa (+6%).
RG 12.30 del 16.01.23 - La corrispondenza di Anna Riva
RSI Info 16.01.2024, 12:50
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