Il ricorso ad almeno due lingue sul luogo di lavoro è la prassi, in Svizzera, per quattro attivi su dieci. E' quanto emerge da un'inchiesta condotta nel 2014 e le cui conclusioni sono state pubblicate martedì dall'Ufficio federale di statistica. Ne risulta, inoltre, che tre occupati su dieci usano il secondo idioma almeno una volta alla settimana e il 13% ne sfoggia anche un terzo. Un plurilinguismo che è soprattutto orale.
Il tedesco primeggia (68%), seguono svizzero-tedesco (60%), francese (36%), inglese (32%) e italiano (9,8%); sono contemplati pure spagnolo (1,8%) e portoghese (1,4%). In Ticino, il tedesco, secondo, precede l'inglese.
Uno su sei vorrebbe imparare una lingua nuova o migliorare le sue conoscenze: la preferenza va ovviamente all'inglese; s'accodano, nell'ordine,tedesco, francese e italiano, ma nella lista figurano pure spagnolo, cinese, russo e svizzero-tedesco.