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I nuovi migranti

La Svizzera che pensa, scrive e sogna in italiano (2): i lavoratori che dall'Italia emigrano in terra elvetica portano un bagaglio formativo medioalto

  • 3 gennaio 2018, 21:35
  • 23 novembre, 03:04
06:04

Nuovi migranti

Il Quotidiano 03.01.2018, 20:00

Il Quotidiano parte alla scoperta della “Svizzera che pensa, scrive e sogna in italiano”. Prendendo spunto dalla celebre frase di Ignazio Cassis, espressa al momento della sua elezione in Consiglio federale, Michele Trefogli ci porta in viaggio attraverso il paese per scoprire storie di italianità. Quattro reportage attorno alla cultura e alla lingua di Dante, in onda da martedì 2 gennaio a venerdì 5 gennaio.

Dalla seconda metà del Novecento in Svizzera arrivano decine e decine di migliaia di lavoratori italiani. Uomini – allora si diceva “braccia” – guardati con distacco dagli svizzeri, tanto che il processo di integrazione si compirà dopo decenni, attraverso due generazioni.

Storia passata: oggi la maggioranza di chi arriva dall’Italia porta un bagaglio formativo medioalto, specie nel settore terziario. Qualcuno la chiama “fuga di cervelli”, altri “nuova mobilità”, persone che approdano in terra elvetica attratte dalle opportunità offerte dal mondo del lavoro: innovazione, tecnologia, ospitalità e multiculuralità. Il loro punto di riferimento è la Camera di commercio italiana in Svizzera, che ha una storia ultracentenaria.

Puntata 2: i nuovi migranti

Quotidiano/Red.MM

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