Gelate tardive stanno mettendo a rischio le colture in tutta la Svizzera. I meteorologi avvertono che le basse temperature previste nei prossimi giorni potrebbero danneggiare seriamente frutteti e vigneti. Le zone più colpite includono quelle a bassa quota, dove la flora è già in avanzato stato di fioritura.
Dopo un inverno tra i più caldi e una primavera insolitamente mite, la natura ha anticipato i suoi cicli stagionali di due-quattro settimane, esponendo le piante a un rischio elevato di gelate impreviste. Fragole e vite, in particolare, si trovano in una fase vulnerabile, con le prime già in fiore. Esperti consigliano di coprire queste colture con teli protettivi o di utilizzare serre a tunnel per mitigare il rischio di danni.
Anche le viti sono sotto minaccia. Le basse temperature, anche leggermente sottozero, possono compromettere la produzione di uva. In molte aree, le piante da frutto come albicocche, pesche, prugne, pere e ciliegie hanno già formato piccoli frutti, aumentando la posta in gioco in caso di gelate.
Nevica ancora
Nelle ultime 48 ore si sono registrate ancora precipitazioni copiose. Sul Rigi, a 1’650 metri di altitudine, la neve ha raggiunto il mezzo metro e, per oggi, domenica, stando a quanto scrive Meteonews su X sono previste altre nevicate. Il limite si attesta sui 500 metri ma ci si attende possibili fiocchi anche in pianura.
Stando al bollettino emesso dall’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio, l’attuale situazione meteorologica comporta un elevato rischio di valanghe nel Vallese, nella Svizzera centrale e nel sud-est del Paese. Sono possibili valanghe spontanee, ma anche slavine di grandi dimensioni. In alcuni casi potrebbero essere interessate anche le vie di comunicazione.
Meteo e sbalzi di temperatura
Il Quotidiano 18.04.2024, 19:00