Chi, in passato, s'è gravemente ammalato per motivi professionali, in primo luogo a causa dell'amianto, disporrà dal 2020 di un termine di prescrizione di 20 anni per chiedere un risarcimento alla giustizia, stando ai termini della riveduta legge la cui entrata in vigore è stata indicata mercoledì dal Consiglio federale.
Prolungando l'attuale scadenza di 10 anni, si vuole migliorare la situazione giuridica delle vittime per la parte del danno differito, non coperta dall'assicurazione.
La rettifica prevede pure l'estensione da uno a tre anni del termine di prescrizione relativo nei casi di reato o d'arricchimento.
ATS/dg