Svizzera

Anno duro per l'industria MEM

La pandemia non ha risparmiato il settore metalmeccanico ed elettrico svizzero, che però spera in una ripresa economica nel 2021

  • 24 febbraio 2021, 12:57
  • 22 novembre, 17:33
01:13

Prima pagina del 24.02.2021 Il virus non risparmia l'industria MEM

RSI Info 24.02.2021, 12:56

  • Keystone
Di: FD/ATS 

La pandemia ha lasciato il segno nell'industria metalmeccanica ed elettrica svizzera (MEM). Le esportazioni nel 2020 sono scese del 12%, il giro d'affari è calato del 10% e i nuovi ordinativi hanno fatto segnare un -7%. Lo ha fatto sapere l'associazione padronale di categoria Swissmem. A ridursi è stato anche l'export, ridottosi a 61 miliardi di franchi con una perdita di quasi 8 miliardi.

Il peggio è stato registrato nel secondo trimestre dell'anno, poi nel corso della seconda parte del 2020, complici gli allentamenti, c'è stata una ripresa economica graduale. Nel quarto trimestre le nuove commesse sono tornate quasi ai livelli del 2019. Il recupero potrebbe proseguire nel 2021: nell'ultimo sondaggio svolto da Swissmem il 45% delle aziende ha affermato di prevedere un aumento degli ordini dall'estero e solo il 17% si aspetta un calo. D'altro canto vi è il timore che una possibile terza ondata pandemica possa nuovamente portare a un crollo globale dell'economia.

"Siamo sospesi fra le speranze e i timori", ha sintetizzato il direttore dell'organizzazione, Stefan Brupbacher. "Per una ripresa sostenibile nel settore MEM sono necessari una campagna di vaccinazione rapida e su scala nazionale, una sufficiente capacità di effettuare test, nonché certificati di vaccinazione riconosciuti a livello internazionale e a prova di falsificazione. Solo allora i tecnici e il personale di vendita potranno riprendere a viaggiare". Secondo Brupbacher questa possibilità di movimento è cruciale, in quanto circa l'80% degli affari dell'industria in questione ha a che fare con l'estero.

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