L’inquinamento atmosferico rimane la principale causa ambientale di morte prematura e, nonostante i lenti miglioramenti, rappresenta ancora un pericolo per la salute umana e per l’ambiente. Anche la Svizzera ne è colpita.
È quanto rilevato dal rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), che presenta gli ultimi dati ufficiali sulla qualità dell’aria analizzati tra il 2000 e il 2016. Secondo le stime, in territorio elvetico i decessi prematuri causati dalle particelle sottili sono stati 4'200 nel 2015 (391'000 nei 28 paesi dell’Unione Europea esaminati), il biossido di azoto ha ucciso 1’000 persone (76'000 per l’UE) e le concentrazioni di ozono 300 (16'400 per l’UE).
A livello europeo, le principali fonti di inquinamento provengono dal trasporto su strada, dall'agricoltura, dalla produzione di energia e dall'industria. A metà maggio, sei paesi - Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Ungheria e Romania - sono stati deferiti alla Corte di giustizia dell'UE per mancato rispetto degli obblighi in materia di qualità dell'aria.
ATS/MarGù