Nell’ultimo anno il Consiglio federale aveva respinto le richieste a raffica di Germania, Danimarca e Spagna di trasferire e consegnare all’Ucraina materiale bellico di provenienza elvetica. Il “veto” della Confederazione è stato ribadito venerdì, dopo che negli scorsi giorni il Parlamento aveva confermato di fatto lo statu quo che impedisce l’uso di armi svizzere sugli scenari di guerra.
Al termine della discussione il Governo ha stabilito di continuare con la prassi attuale che si basa sulla legge federale sul materiale bellico e sulla "lunga tradizione in campo umanitario della Svizzera in quanto Stato neutrale".
Neutralità, ribadisce il Consiglio federale, "non significa indifferenza nei confronti dell'aggressione russa in Ucraina". A tal proposito viene ricordato come "la Svizzera, in più occasioni, ha condannato con fermezza l'aggressione chiedendo inoltre la cessazione delle ostilità e il ritiro delle truppe russe dall'intero territorio ucraino. Il nostro Paese riprende inoltre le sanzioni dell'Unione europea".
Il Consiglio federale continuerà a seguire il dibattito parlamentare e "si pronuncerà nuovamente sul tema, se necessario, nel quadro del suo parere sulle iniziative parlamentari".
Consiglio degli Stati, la riesportazione di armi
Telegiornale 06.03.2023, 20:00