Un elvetico su due è disposto a permettere a Paesi terzi di fornire armi e munizioni svizzere all'Ucraina, secondo un sondaggio di Tamedia e 20 Minuten pubblicato mercoledì. Ma la questione è molto divisiva tra la popolazione: mentre il 50% degli svizzeri accetta la riesportazione di armi, il 46% si oppone, secondo il sondaggio. Il 4% non ha un'opinione.
I risultati mostrano un divario generazionale: i giovani sono molto più scettici. Infatti, se due terzi degli over 65 elvetici darebbero il "via libera" a una riesportazione di armi, al contrario il 58% dei 18-34enni e il 51% dei 35-49enni si dice ostile nei confronti di questa eventualità.
Dall'inchiesta si denota anche che non c'è una maggioranza a favore della possibilità che la Confederazione consegni carri armati dismessi ad altri Stati europei, in modo che questi ultimi possano a loro volta consegnare i blindati all'Ucraina. Soltanto il 43% degli intervistati è favorevole a questa idea, mentre il 52% la respinge.
Gli svizzeri sono divisi anche sulla possibilità di confiscare i fondi degli oligarchi russi per finanziare la ricostruzione dell'Ucraina: il 49% è favorevole e il 46% contrario.
D'altra parte, il sondaggio mostra un forte sostegno alla neutralità. Il 58% degli intervistati ritiene che la Svizzera sia ancora neutrale. E due terzi (68%) ritengono che questo concetto abbia un futuro. L'inchiesta è stata condotta dal 15 al 17 febbraio tra 27'668 persone in tutta la Svizzera.
Quale soluzione per la riesportazione di armi?
SEIDISERA 21.02.2023, 18:31
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