La Segreteria di Stato della migrazione l'anno scorso ha ritirato lo statuto di rifugiato a 231 persone, in maggioranza vietnamite, irachene e bosniache, dopo che queste avevano fatto ritorno in patria o nel paese dal quale s'erano trasferite in Svizzera.
Il provvedimento è stato adottato più spesso che nel 2016 (145 volte), anche in virtù del fatto che gli strumenti per individuare i viaggi non consentiti sono stati affinati così come la collaborazione con le autorità cantonali.
L'individuazione di spostamenti abusivi sarà ulteriormente facilitata qualora la revisione della legge sugli stranieri elaborata recentemente dal Consiglio federale fosse accettata. In quest'ambito, la proposta, ora al vaglio del Parlamento, prevede, tra l'altro, l'inversione dell'onere della prova, partendo dal principio secondo cui il profugo che segue il percorso inverso rispetto a quello che l'ha portato nella Confederazione, chiede protezione altrove.
ATS/dg