Per la prima volta dal 2008 scendono i numeri dell'aiuto sociale in Svizzera: nel 2018 sono state 272'700 le persone che ne hanno beneficiato almeno una volta. Stando a quanto rende noto lunedì l’Ufficio federale di statistica, nel periodo in rassegna il tasso è passato dal 3,3 al 3,2% rispetto a un anno prima.
Non in tutti i cantoni è stata rilevata una flessione: Giura, Glarona e Vallese, infatti, hanno registrato un incremento degli incarti, mentre in Ticino il dato è stabile al 2,7%. La Romandia guida la classifica con Neuchâtel, dove le richieste sono oltre il 7%. A ruota le realtà urbane come Basilea Città e Ginevra.
Analizzando i dati, emerge che le categorie più a rischio sono quelle dei minorenni (5,2%), divorziati (5,5%) e stranieri (6,1%). Le coppie con uno o due figli hanno una possibilità più alta di abbandonare l'aiuto sociale, in quanto all'interno dell'economia domestica vi sono due adulti che possono avere un reddito. Meno chance hanno le persone che vivono sole (6,4%) e le famiglie monoparentali (7,4%). Per quanto riguarda l'età, la fascia 56-64 anni è quella più a rischio, poiché ha meno fortuna sul mercato del lavoro.
ATS/bin