L'Unione degli universitari chiede di favorire l'accesso dei rifugiati agli studi superiori, ridimensionando le esigenze, per esempio per quanto riguarda le conoscenze linguistiche o gli esami d'ammissione, e distribuendo borse di studio.
L'educazione è un diritto; circola una falsa immagine del rifugiato poco qualificato, mentre in Svizzera sono giunte centinaia di persone che chiedono di potersi formare o di riprendere gli studi, hanno sottolineato lunedì a Zurigo i membri dell'organizzazione.
Frequentare i corsi favorirebbe l'integrazione e permetterebbe di ridurre la penuria di personale diplomato, è stato ancora fatto notare.
ATS/dg
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