L'influenza aviaria ha raggiunto anche la Svizzera: la scorsa settimana sono stati notificati i primi due casi di malattia in un allevamento privato a Seuzach, nel Canton Zurigo. L'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha pertanto ordinato, d'intesa con i Cantoni, misure di protezione in tutta la Svizzera. Le prescrizioni, valide per gli avicoltori, scattano il prossimo lunedì 28 novembre.
L'obiettivo fondamentale - si legge in un comunicato diffuso giovedì - è di evitare il contatto tra uccelli selvatici e pollame domestico. Il virus dell'influenza aviaria sta infatti avanzando in gran parte dell'Europa: negli ultimi due anni sono stati riscontrati oltre 6'000 casi tra gli uccelli selvatici. E quest'anno la malattia è stata individuata in centinaia di esemplari anche durante il periodo estivo.
Focolaio di Aviaria a Zurigo
Telegiornale 24.11.2022, 21:00
"Non toccare gli uccelli morti"
Il ceppo del virus in circolazione (H5N1) è, secondo le attuali conoscenze, trasmissibile all'essere umano solo in casi estremamente rari e solo in caso di contatto molto stretto. "Prodotti a base di pollame, come carne di pollo e uova, possono essere consumati senza timore" sottolinea l'USAV, che invita però a non toccare uccelli selvatici trovati morti. "Devono essere segnalati al guardiacaccia, alla polizia o al servizio veterinario".
Le prescrizioni per li avicoltori
A partire da lunedì 28 novembre 2022, tutti gli avicoltori in Svizzera sono tenuti a rispettare le seguenti prescrizioni: - limitare l’uscita del pollame da cortile a un’area protetta dagli uccelli selvatici; se ciò non è possibile, assicurarsi che i luoghi di alimentazione e abbeveraggio non siano accessibili agli uccelli selvatici. Proteggere le aree di uscita e i bacini d’acqua dagli uccelli selvatici con recinzioni o reti a maglie strette; - tenere i polli separati da oche e anatre; - impedire l’introduzione del virus nelle aziende detentrici di pollame attraverso le persone e le attrezzature: pertanto, limitare l’accesso agli animali allo stretto necessario e allestire una stazione igienizzante. Indossare scarpe e vestiti puliti e lavare e disinfettare le mani prima di entrare nel pollaio. I mercati e le esposizioni di pollame sono vietati. Queste misure si applicano sia alle aziende detentrici di animali da reddito sia agli allevamenti amatoriali almeno fino al 15 febbraio 2023.