Per la prima volta i consiglieri federali si esprimono sul collega Alain Berset sotto attacco per la vicenda che ha travolto il suo ex capo della comunicazione Peter Lauener. Quest’ultimo, che lo scorso giugno ha lasciato dopo dieci anni l'incarico, è finito nella bufera per le informazioni confidenziali sulla gestione della pandemia che avrebbe passato ai vertici della casa editrice del Blick.
Nessun giudizio sulla vicenda in sé, ma l'evidente sottinteso che chiarimenti da parte di Berset sono attesi. Ad affermarlo, in occasione del WEF di Davos, dove era presente, è la direttrice del Dipartimento federale delle finanze (DFF), Karin Keller-Sutter: "Non mi esprimo perché non ne abbiamo ancora parlato in Governo e non ne ho ancora parlato con Berset stesso”. In altri termini, la consigliera federale vuole che il tema venga affrontato.
Ancora più esplicita la dichiarazione di Ignazio Cassis, anch’egli dal palcoscenico del Forum: "Attendo con curiosità la discussione per capire che cosa stia accadendo”, ha detto il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). L’impressione è che, in fondo, siano proprio i colleghi di Governo i primi a sentirsi ingannati per le informazioni passate alla stampa prima della presa di decisione in Consiglio federale.
Dopo la pressione mediatica su di sé e quella parlamentare, ora si aggiunge quindi anche quella in Governo. Non tutti, infatti, sembrano disposti ad attendere i risultati dell'inchiesta penale in corso, come invece chiede e spera lo stesso Berset.
RG 6.00 del 19.01.22 Pressione su Berset di Alan Crameri
RSI 19.01.2023, 08:14
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