E’ scaduto domenica 29 ottobre, il termine per inoltrare le candidature di coloro che correranno a dicembre nel Partito Socialista per sostituire il Consigliere federale Alain Berset, che lascerà il Consiglio federale alla fine dell’anno. Sei sono i nomi in corsa.
Candidature di peso, ma alla fine su chi cadrà la scelta del gruppo socialista e poi dell’assemblea federale? Questa volta è molto difficile fare delle previsioni, ha riferito Claude Longchamp, storico e politologo svizzero. A suo avviso, il candidato più preparato e qualificato e lo zurighese Daniel Jositsch. Lui è il favorito, almeno al di fuori del suo partito. Professore di diritto penale all’università di Zurigo, 58 anni, può vantare una rielezione schiacciante domenica scorsa al Consiglio degli Stati al primo turno con 236’775 voti, nonché un’esperienza pluriennale sotto la Cupola federale.
Daniel Jositsch
“Se un anno fa non avesse fatto un grave errore -riferisce Longchamp su Jositsch - e non avesse tentato invano di proporsi quale candidato alla successione di Simonetta Sommaruga, oggi sarebbe sicuramente il grande favorito. Prima deve essere nominato dal suo gruppo e non è detto che possa farcela. Tutto dipenderà se i socialisti presenteranno un classico ticket o una tripla candidatura, in questo caso le sue chances sarebbero sicuramente migliori”. Fino ad ora, ricorda ancora il politologo, il PS ha sempre preferito un ticket a due. A suo avviso, in questa corsa ci sono tre altri grandi favoriti, tra questi l’unica donna Evi Allemann (BE). La parità di genere è importante per il PS.
Per lo storico sono i due favoriti del gruppo: Beat Jans (BS), che è stato in Consiglio nazionale, ha esperienza in un esecutivo ed è un esponente urbano. “E poi Basilea - chiosa - è da decenni che non è più rappresentata in Consiglio federale. Jon Pult (GR) invece è il candidato della nuova generazione. Certo, è in Parlamento da pochi anni e questo non gioca a suo favore ma d’altra parte non bisogna dimenticare che l’unico candidato che parla tutte le lingue nazionali”.
Completano il sestetto Matthias Aebischer (BE) e Roger Nordmann (VD), i due meno gettonati secondo Longchamp. Aebischer è il candidato meno profilato. Quella dell’ex capogruppo Nordmann, invece - analizza ancora lo storico - è una candidatura di peso, “ma è un romando e questa volta sicuramente ha più chances uno svizzero tedesco o una svizzera tedesca. Il suo “handicap”, quindi, è quello di provenire dalla regione linguistica sbagliata”. Una corsa il cui esito sarà noto il prossimo 13 dicembre.
SEIDISERA del 29.10.23: l’analisi del politologo Claude Longchamp
RSI Info 29.10.2023, 18:00
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Corsa a 6 per il seggio socialista in governo
Telegiornale 29.10.2023, 20:29