Il limite del 31 marzo per inoltrare le domande d'indennizzo di chi, durante la sua infanzia, fu collocato a forza in un ambiente che non era il suo deve essere prolungato.
E' la richiesta avanzata giovedì a Losanna dal membro del comitato d'iniziativa Luc Recordon, a detta del quale molte delle persone interessate non si sono ancora annunciate o non sono neppure al corrente della procedura in atto. Per l'ex consigliere agli Stati vodese, troppi aventi diritto non potranno così ottenere riparazione per il danno subito a causa dei tempi eccessivamente stretti. Occorre quindi convincere le Camere a fissare una nuova data.
Stando alle cifre ufficiali, il cui ultimo aggiornamento risale al 21 febbraio, sono pervenute 5'691 richieste, ma il totale dovrebbe aggirarsi sulle 15'000.
ATS/dg