Secondo un’analisi comparativa sullo stato di salute dell’ambiente pubblicato dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), che ha preso in considerazione 38 paesi, la Svizzera è fanalino di coda per quanto riguarda la biodiversità: rispetto a tutto il territorio elvetico, soltanto il 6,5% delle zone sono protette.
Campione in materia è la Slovenia, che ha salvaguardato oltre il 50% della propria superficie. Seguono Bulgaria, Croazia, Germania e Grecia, dove si è superato il 30%.
D’altra parte, la Confederazione si distingue per gli alti tassi di riciclaggio dei rifiuti domestici, come pure per il fatto che consuma poche risorse indigene ed emette pochi gas a effetto serra, grazie alla forte importazione di beni e prodotti. L’impatto ambientale svizzero, insomma, grava sopratutto sui paesi esteri.
ASPU/BirdLife, Pro Natura e WWF Svizzera esortano pertanto il Consiglio federale a prendere misure per meglio proteggere le basi di vita e natura. L’obiettivo dev’essere un piano d’azione sulla biodiversità da realizzare in tempi brevi.
ats/mrj
RG 08.00 del 4/3/2015 Il servizio di Monica Fornasier
RSI Info 04.03.2015, 09:07
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