I negoziati sull’asse Londra-Bruxelles non sono ancora cominciati. E fino alla loro conclusione, nella primavera 2019, sarà impossibile per il Regno Unito stringere nuovi accordi con paesi terzi. Ma la Brexit inaugura una nuova fase politico-economica che Berna vuole anticipare. E’ per questo che oggi, venerdì, il consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha incontrato il ministro britannico del commercio estero Liam Fox. Al centro del colloquio, il futuro assetto delle relazioni economiche bilaterali.
Stretti rapporti
La priorità per la Confederazione è delineare i future orizzonti commerciali, considerati gli stretti legami economici che legano i due paesi. Nel 2016 il mercato britannico ha assorbito l’equivalente di circa 11,5 miliardi di franchi di esportazioni elvetiche (il quinto per importanza), mentre ha rappresentato l'ottavo in termini di importazioni (6,4 miliardi). Ma non solo. Sono più di 150 i voli giornalieri da e per il Regno Unito, a conferma della quantità e della intensità degli interscambi. Soprattutto a livello di servizi: in questo settore l’export britannico verso la Svizzera vale più del totale di quanto esportato da Londra in Canada, Australia, Nuova Zelanda e India assieme.
Lorenzo Amuso
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