I viaggi in Russia del consigliere di Stato vodese Pascal Broulis (PLR) e della consigliera agli Stati socialista Géraldine Savary (PS) sono stati di ordine privato e nessuno dei due ne ha tratto alcun vantaggio incompatibile con la carica ricoperta. Pertanto, non ci sono elementi per aprire una procedura penale.
È questa la conclusione a cui è giunto venerdì il procuratore generale vodese. I due eletti “si sono assunti le spese e niente suggerisce che abbiano ricevuto o sollecitato, né che gli siano stati promessi, benefici economici”. Nemmeno da Frederik Paulsen, presidente del gruppo farmaceutico Ferrig, che ha partecipato agli spostamenti.
La trasferta, inoltre, si legge ancora nel comunicato, è avvenuta in condizioni "precarie, spartane (...) molto lontane da voli in jet privato o business class a destinazione di luoghi di villeggiatura o di incontri per VIP".
ATS/MarGù