L'iniziativa antiburqa è accettata a livello federale, ma non è ancora chiaro se vi saranno eccezioni diverse da cantone a cantone. La Confederazione, infatti, non vuole immischiarsi nell'applicazione, e quindi sono ipotizzabili 26 leggi diverse in tutta la Svizzera. Il comitato dei promotori chiede regole uguali in tutto il Paese, ma al momento non è certo che si possa raggiungere questo obiettivo.
Burqa, niqab, passamontagna tra i tifosi… non c'è dubbio, saranno proibiti. Il margine d'interpretazione c'è, però, sulle eccezioni (per esempio mascherine chirurgiche, caschi, carnevali). Ma chi dovrà definirle? “Su questi dettagli non vogliamo 26 soluzioni cantonali diverse”, spiega alla RSI, all'indomani della vittoria alle urne, Anian Liebrand, direttore del comitato di Egerkingen, che ha lanciato l'iniziativa. Il popolo, dal suo punto di vista, ha detto sì a una soluzione federale, ma su questo punto la ministra di giustizia, Karin Keller-Sutter, ha precisato che non lo ritiene un compito della Confederazione.
La competenza in materia di polizia resta in mano ai cantoni, che hanno due anni di tempo per redigere le normative. Un'alternativa per una soluzione identica in tutto il Paese può essere un concordato, ma i direttori cantonali di giustizia non hanno ancora affrontato il punto. Aldilà dei ruoli, restano aperte questioni sui contenuti. L'iniziativa prevede eccezioni esclusivamente per motivi di salute, sicurezza, condizioni climatiche e usanze locali. Tra queste ultime rientrano i carnevali ma non, ad esempio, le mascotte pubblicitarie o i travestimenti degli artisti.
RG 12.30 del 08.03.21 Il servizio di Alan Crameri: stop alle mascotte sul ghiaccio
RSI Info 08.03.2021, 13:12
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Aldilà delle eccezioni, le leggi cantonali dovranno regolare le sanzioni: il comitato di Egerkingen auspica che si prenda come modello la legge già esistente in Ticino, con multe tra i 100 e i 10'000 franchi.
Burqa: "No a 26 leggi diverse"
Telegiornale 08.03.2021, 21:00
Burqa e islam
Telegiornale 08.03.2021, 21:00