L'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico (OIAt) è stata modificata dal Consiglio federale: in casi eccezionali e a rigorose condizioni, i Cantoni potranno fissare limiti di emissione meno severi.
La decisione è stata presa perché le centrali elettriche a legna, gli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani o i cementifici necessitano di prodotti chimici come l'ammoniaca o l'urea (per ridurre le emissioni nocive di ossidi di azoto), ma per la produzione di queste sostanze sono necessari gas ed energia. A causa della guerra in Ucraina e della relativa situazione di incertezza nelle forniture di gas ed elettricità, in Europa e in Svizzera potrebbero verificarsi problemi di fornitura. Se questi o altri prodotti chimici dovessero mancare, gli impianti non potrebbero più rispettare i valori limite di emissione. Per scongiurare questo rischio - si legge nel comunicato stampa odierno - il Consiglio federale ha dunque fornito ai Cantoni e ai gestori di impianti una base chiara per gestire tali situazioni.
Tuttavia sono previste condizioni rigorose: il gestore deve dimostrare che non è più in grado di procurarsi i prodotti chimici. Occorre poi chiarire se è possibile considerare un esercizio ridotto dell'impianto per poter comunque rispettare i valori limite di emissione. Tra le opzioni da esaminare vi è anche la disattivazione di un impianto. I Cantoni potrebbero autorizzare un aumento delle emissioni, dunque, soltanto nel caso in cui queste due misure non fossero possibili.
La crisi energetica in Parlamento
Il Quotidiano 07.12.2022, 20:00