Svizzera

CEDU e clima: una sentenza che non vale solo per la Svizzera

La decisione emessa martedì scorso, precisa il giudice elvetico della Corte Andreas Zünd, concerne in realtà tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa

  • 12 aprile, 08:30
  • 22 aprile, 08:20
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La Grande Camera della CEDU, a Strasburgo

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

La sentenza della Corte europea dei diritti umani (CEDU), con cui la Svizzera è stata condannata per inazione di fronte ai mutamenti climatici, va intesa nel contesto europeo.

È una decisione che concerne tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa, ha precisato a radio SRF oggi, venerdì, il giudice elvetico della CEDU Andreas Zünd. Dalla Svizzera è semplicemente giunto l’impulso al verdetto, per via del ricorso presentato dall’associazione “Anziane per il clima”.

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Andreas Zünd, già magistrato del Tribunale federale (TF), è uno dei giudici della Corte europea dei diritti umani

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Secondo l’alta corte la Confederazione non ha adempiuto ai suoi doveri in materia di protezione di clima. E l’accordo di Parigi, sottoscritto anche dalla Svizzera, è stato determinante per la sentenza, ha continuato Zünd.

La CEDU non si esprime su come la Svizzera debba raggiungere gli obiettivi dell’accordo, i cui contenuti fanno parte del diritto elvetico. “I mezzi debbono essere definiti attraverso il dibattito democratico”, osserva il magistrato. La Corte non interviene nel dibattito politico.

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RG 12.30 del 12.04.2024 - Il servizio di Gianluca Olgiati

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