Svizzera

COP25, l'amarezza della Svizzera

Il mancato accordo a Madrid sulle regole per le riduzioni delle emissioni realizzate all'estero preoccupa la Confederazione

  • 15 dicembre 2019, 17:07
  • Ieri, 20:25
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L'immagine di una raffineria

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Di: ATS/eb 

La Svizzera si rammarica che la Conferenza mondiale dell'ONU sul clima si sia chiusa domenica pomeriggio senza una regola di mercato per le riduzioni delle emissioni realizzate all'estero. Lo afferma un comunicato dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) nel quale si aggiunge che la Confederazione vuole ora impegnarsi, insieme a diversi paesi partner, affinché siano adottate regole di mercato comuni più ambiziose.

Nell'ambito della COP 25, che si è svolta a Madrid ed è terminata con due giorni di discussioni extra, Berna ha chiesto in particolare che le riduzioni realizzate all'estero non vengano computate due volte (dal paese donatore e dal paese destinatario), poiché in tal caso verrebbero messi in pericolo gli obiettivi e l'efficienza dell'Accordo di Parigi.

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Not 12.30 del 15.12.2019 - Si conclude la COP25 a Madrid

RSI Info 15.12.2019, 14:14

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A Madrid, in particolare, non si è trovata la quadra su come informare sulle riduzioni delle emissioni dei rispettivi paesi e sul sostegno ottenuto o dato ad altri paesi. La Svizzera - sottolinea la nota dell'UFAM - considera questo risultato preoccupante, poiché sostiene che le regole che disciplinano la trasparenza sono essenziali ai fini del rapporto di fiducia fra le parti contraenti. Per accordarsi su queste regole, i paesi hanno ancora tempo l'anno prossimo.

L'UFAM ricorda poi che la Svizzera intende contribuire con circa 150 milioni di dollari al Fondo verde per il clima (Green Climate Fund, GCF), che finanzia progetti nei paesi in via di sviluppo per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra e per adattarsi ai cambiamenti climatici. In ottobre i paesi donatori si erano impegnati a rifinanziare il GCF con circa 9,8 miliardi dollari.

Le altre reazioni

Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, si è detto "deluso" dai risultati, affermando che "la comunità internazionale ha perso un'opportunità importante per mostrare maggiore ambizione" nell'affrontare la crisi dei cambiamenti climatici.

La COP25 si è conclusa con "i paesi più inquinanti - Stati Uniti, Cina, India, Giappone, Brasile, Arabia Saudita e altri - che si sono sottratti alla loro responsabilità di ridurre le emissioni di gas serra, bloccando progressi significativi a Madrid", ha affermato il WWF in una nota.

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COP25, occasione mancata

Telegiornale 15.12.2019, 21:00

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