Il Consiglio degli Stati ha approvato giovedì la mozione del Partito borghese democratico, già accolta dal Nazionale in giugno, secondo cui sta al popolo decidere se l'esercito debba o meno disporre di forze aeree efficienti, in pratica se vadano acquistati o no moderni aerei da combattimento.
Per il capo del Dipartimento della difesa Guy Parmelin, questo "sì" non ha influenza sui piani del Governo, già intenzionato a far pervenire al Parlamento entro la fine del 2018 una decisione programmatica soggetta a referendum.
Tenuto infatti conto del costo dei caccia e dell'abbinato sistema missilistico terra-aria, l'Esecutivo ha stabilito di sottoporre il credito di 8 miliardi a un decreto di pianificazione da proporre alle Camere, decreto -ora in consultazione- su cui per l'appunto si potrà vodare.
ATS/dg