Servirà necessaria una conferenza di conciliazione per stabilire se gli affari “offset” legati all'acquisto dei nuovi caccia da guerra che sostituiranno gli attuali F/A-18 debbano ammontare all'80% del valore della commessa - pari a sei miliardi di franchi - o al 60%.
Mercoledì, con 143 voti contro 40, il Consiglio nazionale ha ribadito il desiderio di rimanere alla percentuale più bassa. Una minoranza ha chiesto al plenum di adeguarsi alla cifra più elevata difesa dagli Stati, appellandosi alla necessità di garantire commesse (e quindi posti di lavoro) al maggior numero di imprese possibile in Svizzera.
RG 07.00 del 17.12.2019 La corrispondenza di Gian Paolo Driussi
RSI Info 17.12.2019, 09:05
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Ma il plenum, sostenuto dalla ministra della Difesa Viola Amherd, non ne ha voluto sapere. Stando alla maggioranza la percentuale dell'80% per gli affari di compensazione sarebbe difficile da raggiungere ed equivarrebbe a un sovvenzionamento di settori economici che poco hanno a che fare con la sicurezza. Entrambi i rami del Parlamento si sono già detti d'accordo sul principio dell'acquisto di nuovi velivoli da combattimento per un massimo fissato appunto in sei miliardi di franchi.